Potete arrivare a mercati vergini in Asia?

by cclnkadm on 1st April 2014

Secondo due autorevoli rapporti internazionali dell’ultimo anno, quasi la metà dei fatturati nel settore dell’automazione sarà conseguita nella regione asiatica sul Pacifico. Uno studio IHS ha dimostrato che nel 2012 il 46% delle spese globali [nell’ambito dell’automazione] – corrispondente a 76,6 milioni di dollari USA – era da registrarsi per questa regione. Lo scorso anno, ARC ha inoltre pubblicato un rapporto con la previsione che entro il 2016 l’Asia diventerà il maggiore mercato per i PLC. Ma dove stanno le ragioni dell’improvvisa euforia per l’automazione in Asia?

Di John Browett, General manager CLPA.

Secondo un’idea diffusa, la crescita della produzione in Asia è principalmente legata a mercati tradizionali quali la Cina, Taiwan e il Giappone. Ma ciò è soltanto mezza verità. La produzione nel settore della fabbricazione di Singapore, per CCL021esempio, è salita lo scorso anno del 12,8%, come mostra un articolo dell‘Economic Development Board pubblicato a febbraio.

La produzione biomedicale del paese è cresciuta del 19,3%, maggiorata con il settore farmaceutico, che è salito del 20,2%. La produzione nell’elettronica è salita del 14,8%, mentre la produzione nel settore della tecnica stradale è quantitativamente cresciuta dell’11,1% rispetto all’anno precedente.

Ciò dimostra che la fabbricazione in Asia è un comparto dinamico e in crescita nell’intero continente. Mi aspetto che questo impeto prosegua, perché lo standard di vita di molte persone in Asia cresce sempre più e con esso anche il fabbisogno di beni di consumo.

La questione decisiva non è quindi se la vostra azienda debba cercare di conquistare queste regioni economiche chiave, ma come farlo. Incontro regolarmente aziende che vogliono accrescere il loro potere seduttivo in Asia, ma che però avvertono le differenze culturali tra Est e Ovest come barriera insormontabile, malgrado il loro possibile potere di esportazione.

CCL018Proprio per questo motivo abbiamo presentato alla SPS IPC Drives il programma della CLPA “Porta aperta per l‘Asia”. Basandoci sulla nostra positiva iniziativa “Porta aperta per la Cina” che al termine di due anni di durata ha saputo registrare la collaborazione di 22 aziende leader europee, il nostro nuovo programma permetterà a società europee di conquistare mercati asiatici in modo ancor più efficace.

Al momento fanno parte del programma “Porta aperta per l’Asia” 26 partner, e il loro costante aumento è un segno della crescente necessità di programmi di questo tipo. La “Porta aperta per l’Asia” allarga la nostra responsabilità in ambito geografico per rispecchiare ancor più precisamente la competenza e la sfera di interessi della rete CLPA.

Mentre ci concentravamo sulla Cina ci veniva spesso richiesto aiuto da molte aziende per accedere a mercati come Taiwan, il Giappone o l’India. Abbiamo pertanto ritenuto il 2014 il momento giusto per creare un’iniziativa di maggiore portata, che allarga la sfera geografica d’interessi dei nostri partner, contribuendo conseguentemente alla crescita del fatturato.

La CLPA dispone di una rete di uffici che si estende letteralmente per l’intera Asia, dalla Turchia al Giappone. In mercati chiave quali la Cina, grazie alla combinazione di CLPA e dei suoi partner sono coperte più di 20 sedi. In questo modo offriamo un’autentica visione all’interno delle culture regionali che incentiva i nostri partner a comprendere quale sia la strada giusta al commercio nel singolo territorio. Talvolta nulla può sostituire le vere conoscenze delle realtà locali.

Abbiamo anche partner il cui ruolo consiste nell’aiutare altre aziende ad avere successo in determinate regioni. La Berners Consulting, ad esempio, offre un aiuto di alto livello ad aziende che vogliono aprirsi alla Cina. Dalla fine dello scorso anno abbiamo organizzato due seminari, uno nel Regno Unito a Hatfield e un altro in Germania a Stoccarda. Lutz Berners, amministratore della società di consulenza, vi ha tenuto delle relazioni con preziosi sguardi nelle chance di riuscita in questo critico mercato di esportazione.

In tutta l’Asia la CC-Link è riconosciuta come standard di fatto da aziende leader nelle ricerche di mercato come l’IHS. Appurerete quindi che non occorre prima convincere i produttori locali dei pregi della CC-Link, in quanto la CC-Link è già una tecnologia di rete leader in queste regioni.
Ciò è in parte il risultato della presenza della Mitsubishi in Asia, ma anche una conseguenza delle nostre innovazioni tecniche. Unica azienda ad offrire una tecnologia a 1 gigabit basata su Ethernet, noi siamo leader in paesi come il Giappone e la Cina, dove questo tipo di progresso tecnico è altamente apprezzato.

La “Porta aperta per l’Asia” conseguirà in ultimo che i nostri partner possono conquistarsi meglio i loro mercati di target nell’intera Asia. Se siete interessati ad altre notizie sulla nostra offerta, contattemi: sarò lieto di aiutarvi.

CC-Link permette la comunicazione tra strumentazioni di numerosi produttori con l’obiettivo di un veloce sistema deterministico di controllo. La CC-Link è gestita dalla CLPA che rappresenta produttori e utenti, accademici e altri soggetti interessati.

John Browett è il General manager europeo della CLPA. Se volete parlare della “Porta aperta per l‘Asia” contattatelo al numero + 44 7768 338 708 o via mail scrivendo a John.browett@clpa-europe.com.

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